Per un aborigeno australiano, il suo Paese è come un'immensa partitura musicale. Ovunque passi, può intonare canzoni che mettono in risalto il paesaggio, concedono diritti territoriali, consentono baratti simbolici e permettono all'anima del cantante di esprimersi.
L'intero territorio è solcato da linee che corrispondono a canzoni in cui i versi rivelano la geologia e la topografia che attraversano. Queste canzoni sono “mappe orali” che, in una cultura priva di lingua scritta, ma con una forte tradizione di memorizzazione del sapere, è probabilmente il modo migliore per trasmettere e conservare il modo di orientarsi. “Sono le mappe multistrato dell'Australia, che comprendono conoscenze mitiche, ecologiche, storiche e orali codificate nella sua storia”.
I viaggi, oggetto di molte storie aborigene, sono descritti spiegando cosa è successo in ogni luogo lungo il percorso. Ascoltando le storie, gli aborigeni imparano a conoscere la geografia locale e rafforzano il legame con la loro terra, il loro gruppo e il loro patrimonio.
Questo concetto molto particolare di conoscenza del territorio e di profonda connessione con la natura è il punto di partenza e il filo conduttore di SONGLINES.
Ci baseremo sull'attuale arte aborigena per sviluppare l'immagine grafica della collezione, enfatizzando le texture, il lavoro lineare e il tratto manuale delle stampe. Miti, rituali, leggende e la cosmovisione aborigena sono i riferimenti ispiratori per i diversi ambienti della collezione autunno-inverno 2024.
Ci auguriamo che vi piaccia quanto a noi.